Il progetto si inserisce nel programma del Festival Filosofia 2021, quest’anno dedicato al tema della “Libertà”. Anche Modena, infatti, ebbe una statua della Libertà: una figura femminile svettante su un’altissima colonna di ordine corinzio. Modellata in legno e in stucco su progetto dell’architetto Giuseppe Maria Soli, era munita di un fascio littorio e di un berretto frigio, simboli della Rivoluzione francese che, negli ultimi mesi del 1796, era deflagrata in città. Nell’ottobre di quell’anno, la statua fu eretta in piazza Sant’Agostino al posto del gigantesco Monumento equestre di Francesco III d’Este, realizzato in marmo bianco poco più di vent’anni prima e di cui reimpiegava l’alto piedistallo. Il colossale ritratto del duca, simbolo per eccellenza del governo di Ancien Régime, era stato infatti gravemente vandalizzato da un libraio modenese sotto la spinta delle idee rivoluzionarie.

La ricostruzione virtuale della Statua della Libertà, non diversamente dal Monumento equestre di Francesco III presentato nella passata edizione del Festival, prevede tre fasi:

  1. L’esatta collocazione del monumento nello spazio attuale della piazza, calcolata attraverso planimetrie e vedute urbane del tempo;
  2. La ricostruzione tridimensionale della statua che, fondata su testimonianze coeve (un’incisione munita di scala e un disegno acquerellato), richiede la modellazione ex novo dell’intero monumento.
  3. Il caricamento del modello 3D sulla app “DigiMO”, applicazione di realtà aumentata sviluppata nel 2020, che ne permette la fruizione e visualizzazione mediante comuni devices (smartphone o tablet).

L’iniziativa arricchisce e prosegue coerentemente la ricostruzione dei monumenti perduti all’interno della piazza di Sant’Agostino, uno spazio cittadino che il visitatore potrà – ora ancor di più – scoprire nella sua mutevole configurazione settecentesca.

Responsabili scientifici: Francesco Gherardini, Simone Sirocchi

Durata: 18-20 settembre 2020


The Statue of Liberty. Augmented reality brings the “revolutionary” monument of Piazza Sant’Agostino back to life.

The project is part of the program of the 2021 Festival Filosofia, this year dedicated to the theme of”Freedom”. Modena too, in fact, had a statue of Liberty: a female figure towering on a very high Corinthian column. Modeled in wood and stucco on the basis of a project by the architect Giuseppe Maria Soli, it was fitted with a fasces and a Phrygian cap, symbols
of the French Revolution which, in the last months of 1796, had exploded in the city. In October that year, the statue was erected in Piazza Sant’Agostino in substitution of the gigantic equestrian monument of Francesco III d’Este, made of white marble just over twenty years earlier, reusing the high pedestal. The colossal portrait of the duke, symbol par excellence of the Ancien Régime government, had in fact been seriously vandalized by
a Modenese bookseller under the pressure of revolutionary ideas.
The virtual reconstruction of the Statue of Liberty, like that of the Equestrian Monument of Francis III presented during the past edition of the Festival, includes three phases:

  1. The exact location of the monument in the current space of the square, calculated through plans and urban views of the time;
  2. The three-dimensional reconstruction of the statue which, based on contemporary evidence (an
    engraving with a scale and a watercolor drawing), requires the modeling ex novo of the entire
    monument.
  3. The loading of the 3D model on the “DigiMO” app, an augmented reality application developed
    in 2020, which allows it to be used and viewed using common devices (smartphone or tablet).

The initiative enriches and coherently continues the reconstruction of the lost monuments within the Piazza Sant’Agostino, a city space that the visitor will be able – now even more – to discover in its changing eighteenth-century configuration.

Scientific coordinators: Francesco Gherardini, Simone Sirocchi
Duration: 18-20 September 2020

La statua della Libertà. La realtà aumentata riporta in vita il monumento “rivoluzionario” di piazza Sant’Agostino